Un percorso condiviso che ha trasformato la devozione in una realtà viva e strutturata.

Il 15 settembre 2010 veniva messo nero su bianco il primo verbale ufficiale del “Circolo Devoti San Mauro Abate”, data che segna la nascita formale di un’associazione che in realtà affondava le sue radici già negli anni precedenti. 

Dopo diversi tentativi e confronti, maturati agli inizi del Duemila, un gruppo di devoti decise infatti di costituire un organismo stabile capace di dare voce e struttura a una tradizione in continuo fermento.

L’idea che spinse alla creazione del Circolo fu quella di raccogliere sotto un unico vessillo i tanti fedeli che, con il saio bianco, rinnovavano annualmente la loro devozione a San Mauro Abate. 

Non più dunque un impegno confinato ai soli giorni dei festeggiamenti patronali, ma un percorso di fede condiviso, vissuto durante tutto l’anno attraverso momenti di preghiera, aggregazione e servizio alla comunità.

Accanto all’aspetto spirituale, l’associazione si è posta un obiettivo altrettanto concreto: contribuire al miglioramento dell’organizzazione delle processioni del Simulacro del Patrono. 

Nel corso degli anni, queste celebrazioni hanno assunto un tono sempre più solenne e ordinato, frutto di un lavoro silenzioso ma costante da parte dei devoti e dei responsabili del Circolo.

Oggi, a quindici anni da quella prima firma negli archivi, il bilancio è fatto di conquiste importanti ma anche di consapevolezze: la strada verso una crescita ulteriore, sia spirituale che organizzativa, resta ancora lunga e impegnativa. 

Tuttavia, lo spirito che animò i fondatori nel 2010 continua a guidare i passi di chi oggi porta avanti l’associazione, con la stessa passione e con lo sguardo rivolto a San Mauro Abate, punto di riferimento per l’intera comunità viagrandese.

#circolodevotisanmauro